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Ci sono stati segnalati casi di telefonate alle imprese da parte di soggetti che, qualificandosi come impiegati della Camera di Commercio, richiedono dati quali, ad esempio, esistenza di unità locali oltre la sede legale, numero di dipendenti, fatturato, se sono in corso ordini o lavori particolari, coordinate bancarie per effettuare rimborsi di diritti pagati in eccedenza o non dovuti.
A tal proposito si ricorda che, in caso di richiesta di rimborso, le coordinate devono essere indicate esclusivamente sugli appositi moduli predisposti dalla Camera e si consiglia pertanto di non fornire tali dati per telefono. In caso si riceva una telefonata di questo tipo, o in caso vi siano sospetti circa la sua veridicità, si prega di verificarne l’attendibilità contattando la Camera di Commercio della propria città, anche con lo scopo di segnalazione.
Le uniche indagini attualmente in corso riguardano il sistema informativo Excelsior per le quali le aziende coinvolte ricevono apposito avviso nella casella di posta elettronica certificata, con le opportune indicazioni e precisazioni anche inerenti i contatti con il personale camerale addetto alle rilevazioni. Precisiamo che, anche in caso di tali indagini, NON vengono richiesti dati relativi a coordinate bancarie, fornitori, clienti o altri dati riservati dell'azienda.
Si invita anche a prestare molta attenzione in caso di ricezione comunicazioni cartacee con diciture somiglianti a quelle dei servizi della Camera di commercio, aventi ad oggetto richieste di informazioni, controlli o modifiche sui dati della propria azienda, iscrizione ad eventuali portali multiservizi, estremi di conto corrente per effettuare bonifici o pagamento di bollettini. Si tratta di iniziative commerciali private, del tutto estranee all’attività istituzionale della Camera di Commercio di Reggio Emilia e tali versamenti di denaro non sono obbligatori, ma legati all’adesione di una proposta commerciale, finalizzata all’inclusione del nominativo dell’impresa in siti internet o cataloghi.
Ricordiamo a tale proposito che il diritto annuale, tributo che le imprese iscritte al Registro delle Imprese pagano annualmente, viene versato esclusivamente tramite il modello per il pagamento delle imposte sui redditi F24 e non tramite bonifico bancario o bollettino postale. Il termine per questo pagamento coincide con quello per il pagamento del primo acconto delle imposte sui redditi. In caso di ricezione di bollettini sospetti è possibile fare una segnalazione alla propria Camera di Commercio, associazione di categoria o proprio professionista di fiducia al fine di verificare se si tratti di un vero adempimento obbligatorio o di un’offerta commerciale mascherata come tale.
E’ inoltre possibile inoltrare segnalazione all’Autorità garante della concorrenza e del mercato che può accertare e bloccare, di propria iniziativa o su segnalazione dei soggetti interessati, le pratiche commerciali scorrette e le pubblicità ingannevoli e comparative illecite.